Impianto antifurto: cos’è la tecnologia RDV?
L’antifurto infallibile, grazie a una nuova tecnologia brevettata
Quando si parla di antifurto, vengono in mente diverse cose, prima tra tutte il classico allarme che suona quando l’area privata subisce un tentativo di furto.
Esistono molteplici tipologie di sistemi d’allarme che soddisfano le diverse esigenze di chi desidera proteggere i propri beni e le persone care. Soprattutto esistono diversi tipi di tecnologia utilizzati per creare un impianto ad hoc per ogni situazione. Anche la migliore tecnologia però può presentare qualche lacuna. Pensiamo alle innumerevoli volte in cui il sistema di allarme scatta per cause che non sono da imputarsi a un reale pericolo: magari si è lasciata la finestra socchiusa, oppure il gatto ha rovesciato un vaso, o sono in corso dei lavori e c’è un disturbo elettromagnetico… in questi casi, anche i più sofisticati sistemi d’allarme possono essere “ingannati” e suonare.
Si stima che addirittura il 50% delle volte in cui si viene avvisati sia un… falso allarme, che il 30% della fallibilità dell’impianto sia dovuta a cattiva manutenzione e che solamente il 10% delle volte in cui l’allarme scatta sia da imputare a un tentativo di effrazione in corso. Non è una statistica molto rassicurante, in effetti; e allora, com’è possibile ovviare a queste spiacevoli possibilità?
Cos’è l’RDV
Esiste un brevetto internazionale che fortunatamente va a colmare questa mancanza di efficienza, riscontrabile in tutti i tipi di impianti; stiamo parlando della tecnologia RDV, acronimo che sta per “Remote Digital Verification”. Un sistema in grado di comunicare in maniera esatta se l’effrazione in corso è davvero di origine dolosa.
Vediamo come funziona:
Grazie a particolari sensori il sistema analizza in tempo reale tutta una serie di fattori, concentrandosi sul movimento di persone che si trovano all’interno dell’area protetta. In sostanza, se cade un oggetto da uno scaffale esso viene rilevato ma poiché l’evento non ha continuità di movimento viene riconosciuto dall’allarme come “accidentale”. Un ladro, anche se può eludere il sistema video della sorveglianza, non può agire rimanendo immobile. I sensori registrano i movimenti del malintenzionato e li riconvertono in un suono particolare, che indica inconfutabilmente che è in atto un tentativo di furto.
Ad oggi gli impianti di allarme sono per la maggior parte collegati al cellulare del proprietario dell’immobile e/o agli istituti di sorveglianza; in caso di attivazione dell’allarme, dunque, è possibile riconoscere se si è di fronte ad un reale pericolo o meno, e agire di conseguenza.
La tecnologia
I sensori combinati infrarossi più microonde sono stati sviluppati in esclusiva da Tecnoalarm, un’azienda presente nel mercato sin dagli anni ’70 e divenuta leader a livello internazionale grazie all’innovazione e alla continua ricerca di soluzioni hi-tech in ambito della sicurezza.
Il geniale meccanismo dietro alla tecnologia RDV permette di trasformare il movimento rilevato all’interno dell’area protetta in specifiche “onde quadre” che vengono poi trasmesse digitalmente alla centrale.
La speciale centrale RDV analizza questo tipo di onde e riconosce la differenza tra quelle generate da un movimento umano e quelle emesse da oggetti, eventi atmosferici o disturbi elettrici/elettromagnetici. Soltanto nel primo caso, dunque, attiverà la segnalazione idonea al dispositivo del titolare o agli addetti alla sicurezza preposti.
Perché scegliere impianti d’allarme dotati di RDV
Installare un impianto d’allarme significa proteggere chi si ama e i nostri beni. Vi sono molteplici tipi di soluzioni adatte a controllare sia gli interni che l’esterno, sia la casa delle vacanze che il proprio appartamento con all’interno persone anziane o altri componenti della famiglia. Le nuove tecnologie consentono inoltre di dotare qualsiasi ambiente di un sistema d’allarme anche senza opere murarie invasive.
– La speciale tecnologia RDV non necessita di dispositivi aggiuntivi a quelli eventualmente esistenti, o cablaggi supplementari e interventi murari.
– La centrale che analizza i dati è personalizzabile e si può gestire anche da remoto; i risultati sono infallibili al 100%, e grazie a ciò si interviene solamente quando è necessario, evitando stress, preoccupazioni e perdite di tempo.
– La tecnologia RDV infine non lede la privacy perché non consente, neanche agli organi di vigilanza preposti, di ascoltare o vedere cosa sta succedendo all’interno degli ambienti analizzati. Viene emessa semplicemente una speciale frequenza sonora che indica senza ombra di dubbio che una persona si sta muovendo all’interno dell’abitazione.
Si tratta, in conclusione, del miglior sistema attualmente disponibile che garantisce efficacia e sicurezza totale di un impianto antintrusione.