La manutenzione delle porte tagliafuoco
Un’operazione indispensabile per assicurare la totale sicurezza degli infissi antincendiocome le porte tagliafuoco
Anche la manutenzione delle porte tagliafuoco deve rispondere ai dettami rigidi e ben precisi delle norme nazionali di sicurezza.
Le porte tagliafuoco rientrano in quella categoria di articoli per la sicurezza indispensabili affinché il locale dove sono installate sia a norma di legge e fanno parte del cosiddetto sistema di protezione passiva di quel determinato ambiente. In particolare, in caso di incendio, esse assicurano la possibilità di svolgere in totale tranquillità le operazioni di rapida evacuazione dalla struttura e riducono la diffusione di fumo e fiamme.
Perché il valore di un infisso di sicurezza resti inalterato nel tempo è necessaria un’adeguata opera di manutenzione che, come la produzione e l’installazione di un qualunque altro dispositivo antincendio, sottostà a precise normative nazionali e internazionali di sicurezza. La norma italiana di riferimento per le operazioni di manutenzione è la UNI 11473-1 che, come cita il testo stesso, “si applica alle porte resistenti al fuoco purché identificate come tali tramite targhetta o tramite documenti esistenti”.
Ogni porta tagliafuoco è contraddistinta infatti da un marchio di conformità del produttore dove sono riportati la classe di resistenza al fuoco, l’anno di produzione, gli estremi del certificato di omologazione e il nome del produttore. Tale marchio, detto anche targhetta, deve essere ben visibile nell’ottica di una corretta operazione di manutenzione.
A tale marchio si aggiunge (come avviene per tutte le porte tagliafuoco di Unosistemi) un certificato che comprovi la corretta posa in opera. Quest’ultima comprende anche il giusto posizionamento dei sigilli per incendi, già singolarmente testati per il fuoco e per il fumo. Il loro corretto utilizzo rende efficace la performance di sicurezza dell’infisso. Tali sigilli si trovano generalmente ai bordi delle porte e sono costituiti da strisce in neoprene weatherproof (letteralmente “resistenti alle intemperie”), strisce di intumescenza che si espandono con il calore e guarnizioni per l’isolamento dal fumo. Anch’essi sottostanno a rigide e precise norme di manutenzione.
Sia nei luoghi di lavoro che nei locali pubblici, ma anche nei condomini, il controllo di tutti i presidi antincendio, tra cui, dunque, anche le porte tagliafuoco, deve essere svolto scrupolosamente e periodicamente, con cadenza almeno semestrale e in più fasi. La prima ispezione prevista dalle norme di sicurezza è quella iniziale che avviene al momento della presa in carico dell’infisso da parte dell’azienda che lo fornisce e lo installa. Con essa si constata il rispetto delle disposizioni indicate dal libretto di installazione e l’integrità dei vari componenti e viene prodotto un verbale che entra a far parte integrante del contratto di manutenzione.
Successivamente la responsabilità passa al proprietario o al personale presente nella struttura (il locale pubblico o il condominio), che adeguatamente istruiti, procedono ad un’operazione di sorveglianza effettuando un semplice controllo visivo per verificare le buone condizioni del dispositivo e la facilità di accesso ad esso.
Si passa dunque ai controlli periodici effettuati secondo il calendario del tecnico manutentore ma rigorosamente non meno di due volte all’anno, come stabilisce il Decreto 10.03.1998. In questo caso il tecnico controlla la presenza del marchio di conformità (targhetta), l’assenza di impedimenti al corretto funzionamento della porta tagliafuoco, lo stato delle guarnizioni, la posizione, il gioco e l’integrità nel complesso nonché, ovviamente, i dispositivi di apertura (misurando anche i tempi di chiusura che sono definiti da precisi standard). Al termine di ogni controllo è compito del manutentore apporre sulla porta un cartellino (il cartellino di manutenzione, appunto) dove sono riportati il nome dell’incaricato con la sua firma e la data della verifica o dell’intervento.
Niente esclude la necessità di interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria, in caso, rispettivamente, di anomalie o di rilevamento di situazioni di non conformità e che possono essere effettuati ogniqualvolta se ne presenti la necessità. Ciascuna di queste operazioni è accompagnata dalla redazione di un verbale che attesta e descrive il tipo di intervento.
È essenziale, quindi, rivolgersi sempre a personale altamente qualificato in caso di manutenzione di presidi come le porte tagliafuoco. Unosistemi ha la professionalità che serve e affianca il cliente anche dopo la prima installazione, seguendolo con specifici contratti di verifiche periodiche.
Perché, ricordiamolo sempre, è solo con la corretta manutenzione che dispositivi antincendio quali le porte tagliafuoco mantengono inalterato nel tempo il loro valore.