Porte blindate, classe e grado di sicurezza: cosa sono e quali scegliere?

Quali sono i componenti delle porte blindate ed i gradi di sicurezza

Una porta blindata è composta da vari elementi, ad iniziare dal telaio, per proseguire con il controtelaio, le cerniere, le lamiere interna ed esterna ed i longheroni di rinforzo, la coibentazione termoacustica, la doppia guarnizione di battuta, i rinvii di chiusura e i tondini in acciaio da posizionare nella muratura. Tutte queste componenti permettono di avere maggiore sicurezza contrastando le possibili effrazioni. 

Le porte blindate sono completate da maniglia, serratura e cilindro di sicurezza e si distinguono in base alla classe di sicurezza, che corrisponde alla classe “antieffrazione”. Grazie a questa caratteristica si può conoscere la capacità delle stesse di resistere ai tentativi di effrazione. 

Per catalogare le varie classi di sicurezza delle porte blindate in commercio, si effettuano degli specifici test, con criteri diversi per quanto riguarda le varie componenti, come la blindatura, la serratura e l’isolamento termoacustico. 

Le classi di sicurezza sono stabilite da apposite normative emesse dalla Comunità Europea. Per le porte blindate la norma europea di riferimento è la UNI EN 1627-1628-1629-1630, nella quale si stabiliscono 6 diverse classi fornendo ai costruttori dei parametri affidabili per quanto riguarda la sicurezza.

I costruttori devono sottoporre un campione di ogni porta blindata ad una serie di test che vengono eseguiti presso degli appositi laboratori e nei quali viene simulata una “effrazione” con un set ben definito di strumenti da scasso. Oltre a questo vengono eseguite delle prove periodiche sulle porte blindate in produzione in modo da verificare la perfetta conformità al campione che è stato inizialmente sottoposto a verifica. Durante i test iniziali si eseguono tre diverse prove:

  • prova di resistenza al carico statico
  • prova di resistenza al carico dinamico
  • prova di resistenza contro l’attacco manuale. 

Le classi di sicurezza previste dalla normativa europea sono: classe 1 e classe 2 con grado antieffrazione minimo, classe 3 e classe 4 con grado antieffrazione medio, classe 5 con grado di sicurezza alto, classe 6 con grado di sicurezza massimo. Naturalmente, più alta è la classe di sicurezza, più alto sarà il livello di sicurezza garantito per l’abitazione.

La scelta della porta blindata per la propria abitazione

Quando si effettua la scelta della porta blindata si deve prendere in esame la tipologia di installazione ed anche controllare le statistiche dei furti che avvengono nella propria zona di residenza. 

Partendo da quelle di classe inferiore, la porta blindata in classe 1 può essere installata per cantine o magazzini che contengono merci di poco valore, essendo in grado di resistere ai tentativi di effrazione di uno scassinatore inesperto che non usa strumenti di scasso ma solo la forza fisica. 

Salendo alla classe 2, che è in grado di resistere ai tentativi di effrazione commessi con arnesi comuni da scassinatori occasionali, questa si può usare in edifici industriali e sedi di uffici. 

Tra le porte blindate con grado antieffrazione medio, quella in classe 3 è utilizzabile come porta per appartamenti situati in condominio in zone a basso rischio, visto che è capace di resistere a tentativi di effrazione di ladri esperti che hanno a disposizione dei piedi di porco e dei cacciaviti. 

Le porte blindate in classe 4 possono essere installate anche come protezione per case indipendenti, appartamenti in condominio e villette. Questa porta è in grado di resistere anche a effrazioni tentate da scassinatori che utilizzano altri strumenti di scasso come trapani portatili, seghe e scalpelli.

Le classi di sicurezza 5 e 6 sono quelle di porte blindate che si installano normalmente in locali sedi di banche, gioiellerie, orologerie, ambasciate e ambienti che contengono documenti riservati. 

In definitiva, per una abitazione privata la scelta ricade tra le classi 3 e 4 e la differenza di prezzo tra queste due opzioni non è elevata per cui la scelta è molto personale e dipende dal grado di sicurezza che si vuole per la propria abitazione. L’installazione di una porta blindata permette a chi la acquista di avere diritto ad una detrazione fiscale che copre il 50% della spesa effettuata, che viene rimborsata in 10 anni. Quando si parla di sicurezza della propria abitazione si deve anche tenere conto di fattori altrettanto importanti come il cilindro e la tipologia di serratura che vengono installati. 

Per effettuare una scelta oculata tra le varie porte blindate, affidatevi ad aziende esperte che dispongono di personale altamente specializzato ed in grado di aiutarvi fornendo le necessarie informazioni per lo svolgimento delle pratiche per poter usufruire delle detrazioni fiscali spettanti. Il personale di Unosistemi è a vostra disposizione.

Cancelli automatici: installazione, certificazione e manutenzione

Breve viaggio alla scoperta delle varie tipologie di cancelli automatici e regole per la manutenzione.

L’utilizzo di cancelli automatici e porte automatizzate è ormai diventata un’abitudine e il loro uso consente di avere la comodità di non dover scendere dalla propria vettura per l’apertura o la chiusura dello stesso.
Ma quale può essere il miglior tipo di automazione? Come deve essere fatta l’installazione? La manutenzione del cancello ha degli obblighi particolari?
A queste domande principali proveremo a rispondere in questo articolo.

Quadro normativo cancelli automatici

Per prima cosa una breve descrizione dell’ambito normativo in cui rientra la categoria dell’automazione di porte e cancelli. A novembre 2000 sono state pubblicate le norme europee EN 12453 ed EN 12445 che sono la base portante della Direttiva Macchine; questa, fondamentalmente, stabilisce che quando un’apertura (possa essere una porta o un cancello) viene automatizzata, essa assume lo status di macchina e di conseguenza deve essere trattata come tale, con tutte le conseguenze per costruttori e installatori. Per i primi inoltre da maggio 2005 è vietato mettere sul mercato qualsiasi tipo di apertura come porte e cancelli siano essi ad uso industriale o commerciale oppure semplici aperture private come quelle dei garage che sono mancanti di regolare marcatura CE.
In tale obbligo però non rientrano le automazioni che sono state fatte antecedentemente in quanto la Direttiva Macchine non è retroattiva; se però vengono effettuate trasformazioni importanti dell’impianto allora vi è l’obbligo da parte dell’installatore di conformare nuovamente l’intero impianto.
L’installazione di un impianto automatico inoltre non richiede alcun tipo di autorizzazione tranne nel caso in cui si vada ad usufruire dello spazio pubblico o si modifichi in modo sostanziale il prospetto dell’edificio; l’unico aspetto da non sottovalutare è l’installazione di un adeguato segnalatore visivo (e possibilmente anche sonoro per i diversamente abili) che avverta dell’apertura del cancello e del possibile passaggio di veicoli.

Le operazioni preliminari

L’installazione

L’installazione varia a seconda della tipologia di utilizzo e della possibilità di chiusura che si vuole installare. Per quanto riguarda la prima tendenzialmente si suddividono in tre classi principali che dipendono dall’utilizzo dei cancelli: Residenziale, quando l’utilizzo dell’apertura è attuato per poche volte al giorno, Condominiale, quando queste aperture devono essere moltiplicate per il numero dei posti auto o degli appartamenti, ed infine Industriale quando la movimentazione delle strutture avviene per centinaia di volte al giorno. A seconda dell’uso esistono infatti in commercio diverse tipologie di chiusure: queste possono essere di tipo scorrevole o a battente (nel caso di cancelli esterni) con una o due ante, sezionali, avvolgibili, o basculanti nel caso di aperture ristrette o di garage.
L’installazione deve essere effettuata da ditte specializzate ed autorizzate; queste hanno l’obbligo di fornire personale che abbia le specifiche competenze di montaggio e di adeguamento degli impianti.

La certificazione

La certificazione di un impianto è un atto unico che però avviene in due momenti distinti e separati. Il primo passo è quello della costruzione delle varie componentistiche che devono essere a norma UE e che quindi devono montare componenti già certificati. Questa prima certificazione del produttore deve essere inoltre avallata e quindi inglobata nella certificazione di impianto che viene rilasciata all’atto dell’installazione dello stesso. Questo avviene seguendo la Direttiva Macchine che decreta chiaramente quanto sia importante la figura dell’installatore; questo infatti quando motorizza un’apertura mediante una semplice porta o un qualsiasi tipo di serranda o cancello, ha nei confronti dell’utente finale gli stessi obblighi del costruttore, diventando in sostanza come se fosse il vero e proprio costruttore della macchina e non il semplice esecutore del lavoro. Questo principio vale non solo per coloro che installano delle nuove chiusure ma anche per chi ha intenzione di motorizzare una chiusura che già è preesistente.

Utilizzo di cancelli ed aperture

Tipologie

Le tipologie di aperture sono state elencate precedentemente, ma ognuna di esse può avere delle particolarità. Quelle a battente, ad esempio, possono avere il motore all’interno del braccio telescopico a pistoni oppure interrato sotto i battenti del cancello.
L’apertura, nel caso in cui l’angolo della stessa fosse insufficiente per un agevole utilizzo, può essere di tipo scorrevole con il motore che aziona una cremagliera posta sulla sommità del cancello stesso. In questo caso però è consigliabile dedicare una linea di alimentazione staccandola completamente da quella dell’edificio anche per una questione di sicurezza attiva.

La manutenzione

La manutenzione dei cancelli automatici è uno dei fattori più importanti; essa deve essere attuata secondo quanto previsto all’interno del programma di mantenimento ed è totalmente a responsabilità del proprietario. Esso infatti nel caso in cui dovessero esserci dei danneggiamenti a terzi o incidenti causati dalla cattiva o assente manutenzione diventa responsabile in solido e deve provvedere al risarcimento degli eventuali danni occorsi.
Gli interventi sono elencati nell’apposito libretto che l’installatore consegna al proprietario a fine lavori insieme alla Dichiarazione di Conformità che è la dichiarazione da parte dell’installatore che l’intero sistema (o le parti sostanziali che sono state cambiate) ha tutti i requisiti necessari per l’utilizzo e quindi è a norma di legge.
In questo libretto sono elencate le varie operazioni da effettuare nel caso in cui ci dovesse essere una rottura oppure avvenga una mancanza di alimentazione, cosa si deve fare nella cosiddetta manutenzione ordinaria, oltre alla cadenza dei sopra citati interventi manutentivi atti a mantenere l’intero sistema sicuro e agevole nel tempo.

L’automazione e i sistemi di sicurezza

L’automazione di una qualsiasi apertura è significativa anche per i sistemi di domotica e per quelli di anti intrusione sia diretta che mediante video sorveglianza.
Ogni accesso non autorizzato o qualsiasi tentativo di effrazione viene infatti segnalato alla centralina di allarme che, nelle versioni più evolute, può valutare le operazioni migliori da fare e le chiamate da effettuare.

Viste le implicazioni relative alle responsabilità sia dei lavori che del successivo utilizzo, si raccomanda di utilizzare del personale specializzato; quello di Unosistemi è a tua completa disposizione per aiutarti in tutte le pratiche e informazioni del caso e per consigliarti sulla migliore soluzione da adottare.

Porte da interno

Le porte da interno: un viaggio fra design e qualità

Guida pratica alla scelta della porta più adatta ai vostri interni

Le porte da interno sono indispensabili in ogni dimora per rendere confortevoli e funzionali gli spazi dando sempre un aspetto armonioso all’intero ambiente. Per avere però ottimi risultati è necessario scegliere le porte da interno ideali, Made in Italy e realizzate secondo specifici standard. Inoltre è bene sceglierle con cura anche in base all’arredamento presente o al design per interni che si vuole ricreare. Ecco tutti i segreti delle porte e i consigli degli esperti.

 

Porte da interno: design (e non solo) per interni abitativi
Le porte da interno sono fondamentali in ogni ambiente domestico e hanno il compito di caratterizzare l’arredamento rivestendo al contempo un importante ruolo pratico. Infatti non solo le porte indoor definiscono gli spazi e isolano le varie stanze, ma sono ormai considerate veri e propri elementi di design per gli interni.

Anche per queste ragioni è importante valutare l’impatto estetico ma pure le doti tecnologiche dei vari modelli e soprattutto valutare le singole performance. In commercio sono infinite le tipologie di porte indoor disponibili e in questo modo sarà facile soddisfare le esigenze tecnologiche e stilistiche più diverse ma in generale è bene comprendere quali siano le funzioni topic delle porte da interno. Ecco le principali:

  • comunicazione tra gli ambienti
  • separazione delle stanze
  • creazione di ambienti maggiormente funzionali
  • isolamento acustico
  • isolamento termico
  • assoluzione delle necessità di privacy
  • estetica d’arredamento e design

Le porte indoor inoltre si differenziano per la loro conformazione e si possono suddividere in 3 macro-categorie:

  • A battente: sono le classiche porte da interno e sono composte da 1 o più ante che si aprono mediante l’azione di appositi cardini e cerniere.
  • Scorrevoli: sono porte da interno perfette per sfruttare al meglio gli spazi grazie al loro ingombro limitato. Non hanno battenti e scorrono appunto su un’altra parete o all’interno di questa. In commercio ne esistono di infiniti modelli e finish anche personalizzabili per forma e design.
  • A libro: si tratta di modelli di porte da interno anch’essi salva-spazio e che sono caratterizzati da 2 o più pannelli che al momento dell’apertura si sovrappongono a pacchetto l’uno sull’altro.

Esistono poi porte a soffietto, a filo muro o che corrono su binari sistemati a vista sulle pareti e le nuove tecnologie stanno facendo passi da gigante così che nei prossimi anni verranno sicuramente immesse sul mercato altri modelli accattivanti e pratici.

 

Arredamento e porte da interno: abbinamenti e tendenze
Le porte da interno seguono anch’esse la moda e le tendenze dell’arredamento e in particolare sono i modelli a filomuro a farla da padrona negli ultimi anni. Queste porte infatti hanno un mood minimale e versatile facilmente personalizzabile e soprattutto perfetto nell’ottica della continuità delle pareti.

Per incentivare questa sobrietà si possono anche sfruttare vari modelli di maniglie capaci anche di conferire luminosità, un po’ come anche altri dettagli decorativi propri delle porte interne più di tendenza. Sono soprattutto design che prevedono sottili linee in metallo che spiccano su porte scure ad essere preferite dagli acquirenti e queste sono sicuramente in grado di conferire un mood elegantissimo.

Non solo, molti designer le suggeriscono in abbinamento all’arredamento monocromatico come il famoso total white o total black così da dare dinamismo all’ambiente e un tocco glamour senza tempo. Le porte da interno più amate e di tendenza sono proprio quelle che riescono ad essere protagoniste ma che nel contempo si fondono alla perfezione nell’atmosfera della stanza e dell’intera dimora. I colori più di moda restano quelli neutri ma spiccano anche il grigio, il tortora e il blu scuro, mentre le classiche porte indoor in legno a vista sono meno utilizzate e scelte unicamente se di pregio e se in grado di fare pendant con la pavimentazione. Di tendenza sono pure le porte dai colori vivaci o quelle realizzate in vetro che sono perfette soprattutto per gli uffici o per conferire leggerezza agli ambienti.

Scegliere la propria porta da interno sarà davvero facile e non manca la possibilità di richiedere la personalizzazione della stessa alle aziende e ai produttori leader del settore.

 

Porte da interno ideali: dove acquistarle e come sceglierle
Ovviamente per garantire un ottimo design per interni e la massima praticità in casa è fondamentale scegliere porte da interni belle e di qualità. Il primo passo è quello di rivolgersi unicamente ad aziende specializzati e Made in Italy che abbiano esperienza nel settore e che possano offrire modelli per tutte le esigenze senza tralasciare le ultime tendenze e tecnologie.

UnoSistemi è un vero punto di riferimento per chi cerca qualità, eccellenza, durata, modernità e porte indoor in generale altamente performanti e di design. L’azienda infatti, nata nel 1990 a Firenze, ha maturato negli anni esperienza e attenzione verso i dettagli per offrire sempre porte indoor uniche e di pregio al giusto prezzo.

Scegliendo UnoSistemi si avrà la sicurezza di acquistare porte per interni specifiche e perfette per la propria dimora e per le proprie esigenze stilistiche e funzionali perché si sarà seguiti da personale attento e capace durante tutte le operazioni pre e post vendita, installazione compresa. Lo staff guiderà alla conoscenza e selezione dei materiali, dei sistemi di chiusura, delle finiture delle porte indoor per una selezione consapevole e senza eguali.

Contattateci per ulteriori informazioni a questo link.

Impianti antifurto: perché è importante la manutenzione

Garantire la sicurezza alla propria famiglia con gli impianti antifurto

La sicurezza in casa è un requisito indispensabile per una vita serena. Far sì che il proprio focolare sia sempre protetto dall’azione di malintenzionati, che possono provare a rubare beni personali, richiede l’installazione di un impianto antifurto.
L’impianto antifurto offre vantaggi notevoli: qualunque sia la tipologia che si decide di installare, sicuramente si può contare su una segnalazione immediata del tentato illecito; inoltre, alcuni sistemi possono persino richiedere l’intervento delle Forze dell’Ordine, senza la necessità che il proprietario di casa le contatti telefonicamente.

Nonostante questi vantaggi, c’è però da dire che per salvaguardare la propria sicurezza e quella di tutto il nucleo familiare, non è sufficiente provvedere all’installazione di un impianto antifurto: bisogna al contempo assicurarne la manutenzione, per accertarsi che il dispositivo funzioni come necessario.

Sapevi che per gli impianti di sicurezza è consigliato un intervento di manutenzione all’anno al fine di garantirne l’efficacia? Ovviamente, non si tratta semplicemente di un’ispezione visiva e/o di “routine”, per verificare il corretto funzionamento del sistema, bensì di un esame approfondito, volto a controllare l’adeguata attività dei circuiti elettrici. 

Come certamente saprai, gli impianti antifurto sono profondamente diversi tra loro, quindi è necessario conoscere qual è il tipo di intervento di manutenzione da realizzare sulla base del sistema adottato.

 

La manutenzione per i diversi impianti antifurto

Com’è ovvio, il cuore degli impianti di sicurezza è la centralina. Questa parte dell’impianto è il cervello di tutto il sistema. Attraverso l’input che riceve e l’elaborazione che effettua, può far scattare un segnale, una richiesta di soccorso, una telefonata o un allarme.

Avrai certamente capito, dunque, che se la centralina ha problemi, l’elaborazione degli stimoli non viene completata in maniera opportuna. Il tecnico specializzato deve quindi intervenire verificando l’adeguata attività del processore, nonché la corretta ricezione di tutti gli stimoli.

Alla centralina, come già detto, sono poi collegati alcuni sistemi di input. Il collegamento può essere via cavo, oppure attraverso la rete wireless. Ai fini di una corretta manutenzione degli impianti antifurto, il tecnico specializzato deve accertarsi che i cavi non siano usurati. Devono trasmettano le informazioni in alta qualità e non devono esserci pin mancanti all’interno dei connettori. Al contrario, se utilizzi un sistema che si affida esclusivamente alla rete wireless, è bene accertarsi che le antenne siano attive e funzionanti. Devono ricevere costantemente il segnale.

Se alla centralina, poi, sono collegati impianti di videosorveglianza, è assolutamente necessario verificare che tutte le telecamere siano attive, che rilevino il movimento (se gli appositi sensori sono presenti) e che riescano a registrare il segnale acquisito per una successiva consultazione, se ciò è previsto dall’impianto.

Nel caso in cui si sia verificato un tentativo di manomissione, la procedura di manutenzione deve essere effettuata tempestivamente, per avere la certezza assoluta che i malintenzionati non siano riusciti nel loro intento; nel caso in cui, al contrario, qualche componente risulti danneggiata, è opportuno procedere immediatamente nella sua sostituzione. 

 

L’importante ruolo del personale competente e qualificato

I precedenti erano solo alcuni esempi di impianti antifurto. Ogni sistema può avere una configurazione estremamente variabile, a seconda degli strumenti che si sceglie di adottare. Ciò che devi assolutamente ricordare, è che in virtù di questa grande complessità non è possibile intervenire senza avere le giuste conoscenze. In alcuni casi, gli impianti antifurto sono dei piccoli gioielli di elettronica e ingegneria, e un controllo non eseguito come dovuto può provocarne un danneggiamento più o meno grave.

Se si tratta di verifiche di routine, finalizzate ad accertarsi del corretto funzionamento del sistema e della sua risposta a certi stimoli, di certo non è necessario contattare uno specialista; se, al contrario, l’intervento deve interessare componenti più delicate (circuiti, collegamenti, componenti hardware informatiche), è consigliabile rivolgersi a un tecnico preparato. Specializzato nel settore e con una grande esperienza nel proprio bagaglio professionale, saprà risolvere ogni problema. 

Proprio per questo motivo, se hai intenzione di avviare un programma di manutenzione sul tuo impianto antifurto, sappi che i tecnici e gli specialisti di Unosistemi sono pronti non solo a soccorrerti ogni qual volta tu ne abbia bisogno, ma anche a risolvere i tuoi dubbi e a fornirti assistenza di qualunque tipo.

Bonus sicurezza 2019

Bonus Sicurezza: come ottenere le detrazioni 2019

Cos’è il Bonus Sicurezza

Negli ultimi anni il tema di sicurezza in casa è sempre più sentito. Se non ti senti sicuro quando sei in casa o vuoi realizzare interventi per migliorare strutture e tecnologie per un controllo maggiore del tuo appartamento quando sei fuori, hai la possibilità di usufruire del Bonus Sicurezza. Questo permette di ottenere una detrazione fiscale del 50% su una serie di interventi per la messa in sicurezza della tua casa.

Va subito specificato che gli interventi che sono detraibili sono ben definiti e prevedono sia interventi murari, realizzazione di cancellate o sostituzione di porte e finestre standard con modelli blindati, che interventi di installazione di videocamere. Proprio per questo motivo, il Bonus è noto anche come Bonus videosorveglianza.

Per richiedere gli incentivi fiscali per la sicurezza è necessario comprendere al meglio quali sono le possibilità offerte dal Bonus Sicurezza. Per prima cosa devi sapere che la detrazione fiscale per la realizzazione di impianti di sicurezza vale fino al 31 dicembre 2019. Le opere che permettono di avvalersi di tali detrazioni sono diverse e non riguardano solo l’installazione di impianti di videosorveglianza. Possono infatti riguardare anche la realizzazione di cancellate perimetrali, grate alle finestre, installazione di cassaforte, di porte blindate o saracinesche rinforzate, nonché di tecnologie particolari come sensori di rilevazione apertura e molto altro.

Devi inoltre ricordare che per poter richiedere la detrazione è fondamentale che i pagamenti per l’acquisto dei materiali e per i lavori vengano effettuati in maniera tracciabile, ossia tramite bonifico bancario o postale e che vengano emesse regolari fatture e ricevute per ogni acquisto o spesa effettuati.

Chi ha diritto al Bonus Sicurezza

Per poter richiedere il Bonus Sicurezza dovrai fare attenzione a una serie di fattori che ti permetteranno di avere tutte le carte in regola per poter procedere con la richiesta della detrazione fiscale Irpef del 50%. Per prima cosa devi sapere se hai diritto a tale detrazione. Possono infatti richiedere il Bonus il proprietario dell’appartamento o locale in cui vengono effettuati gli interventi di messa in sicurezza, l’inquilino o il comodatario, gli imprenditori che operano su immobili dell’azienda, purché corrispondenti a determinati canoni.

Se scegli di non rivolgerti a una ditta per le operazioni di messa in sicurezza della casa ma svolgi tutti i lavori in proprio, potrai comunque richiedere la detrazione fiscale ma solo per le spese relative all’acquisto dei materiali e non al lavoro svolto.

Quando e come richiedere il Bonus Sicurezza

Già è stato evidenziato che per poter accedere alle detrazioni fiscali per la sicurezza è necessario che le spese vengano effettuate con modalità tracciabile. Va poi specificato che tutte le voci di spesa dovranno essere inserite nella dichiarazione dei redditi dell’anno successivo: se, quindi, si è provveduto ai lavori durante il 2018, essa andrà indicata all’interno della dichiarazione dei redditi del 2019. Se, invece, i lavori e quindi le spese associate sono stati effettuati nel 2019, allora si dovranno riportare tutte le indicazioni all’interno della dichiarazione del 2020.

Devi tuttavia tenere presente che per poter usufruire del Bonus Sicurezza dovrai porre particolare attenzione all’aspetto burocratico. Anche se negli ultimi anni si è proceduto con lo sveltimento delle pratiche per la richiesta degli incentivi fiscali, infatti, sono ancora molti i passaggi da dover effettuare in maniera precisa e attenta per poter ottenere la detrazione. Proprio per questo motivo ti può risultare utile rivolgerti a un’azienda specializzata negli interventi di messa in sicurezza come Unosistemi, che ti potrà aiutare nella gestione di tutte le pratiche burocratiche necessarie per procedere con la richiesta degli incentivi.

Noi di Unosistemi, infatti, sapremo guidarti nella compilazione della parte della dichiarazione dei redditi relativa a tutte le spese effettuate e al tipo di lavori svolti. All’interno della dichiarazione, infatti, dovrai riportare tutti i dati catastali dell’appartamento o locale in cui sono stati effettuati i lavori, nonché una serie di informazioni che possono essere necessari per la valutazione della pratica di richiesta del Bonus.

La documentazione da presentare dovrà essere completa di eventuale autorizzazione ai lavori da parte dell’assemblea condominiale, obbligatoria quando il locale fa parte di un condominio. Inoltre, se previste, si dovranno presentare tutte le autorizzazioni e abilitazioni amministrative. Su questo punto devi ricordare che a seconda del Comune di residenza possono essere richieste o meno determinati documenti o semplici dichiarazioni sostitutive relative al tipo di lavori che si svolgono.

Inoltre andranno allegate, come già evidenziato, tutte le fatture e ricevute che riguardano le spese di materiali o di mano d’opera nonché le ricevute dei bonifici o di altra forma di pagamento per l’azienda che si è interessata dei lavori.

Per concludere

Se stai pensando di installare impianti di sicurezza in casa questo è il momento migliore per farlo, utilizzando le possibilità offerte dal Bonus Sicurezza 2019. Per poter richiedere gli incentivi fiscali per la realizzazione di impianti di sorveglianza, cancelli o mura perimetrali o per installare grate alle finestre, porte blindate o molto altro hai tempo fino al 31 dicembre 2019.

Per poter usufruire al meglio delle detrazioni fiscali previste dal Bonus Sicurezza puoi rivolgerti senza indugio al personale di Unosistemi, che saprà consigliarti sia dal punto di vista pratico che burocratico sul come sfruttare al meglio le possibilità previste dal Bonus Sicurezza 2019.

Inferriate blindate

Inferriate e persiane blindate: anche il design è importante.

Ciò che garantisce la sicurezza delle mura domestiche non deve essere freddo o poco decorativo: ecco tutti i consigli per ottimizzare il design di inferriate e persiane blindate.

Un elemento di design a corredo di una spiccata funzionalità

Quando si decide di costruire casa, sicuramente la sicurezza è la prima esigenza: è proprio in questo contesto che si collocano inferriate e persiane blindate. Il principio sul quale si basa il loro funzionamento è molto semplice, in quanto questi dispositivi – che possono a tutti gli effetti rientrare nella categoria dei sistemi di sicurezza – non fanno altro che opporre una barriera fisica e, con i giusti materiali, invalicabile per i malintenzionati.

Ormai l’importanza di dotarsi di questi strumenti atti a salvaguardare la sicurezza del proprio focolare domestico è universalmente riconosciuta, anche se molto spesso si pensa che la loro presenza vada a pregiudicare l’aspetto estetico o il design dell’ambiente.
L’idea che la sicurezza non sia compatibile con il design è superata, e noi crediamo che la scelta del tipo di installazione da adottare e la cura dei dettagli siano assolutamente importanti. Ecco quindi alcuni consigli pratici per valutare tutte le possibilità di design adatte al proprio stile.

La scelta delle rifiniture e dei materiali

L’orientamento in direzione del design più adatto alla propria casa avviene già al momento della scelta dei materiali. A tal riguardo, i metalli che garantiscono una maggiore sicurezza sono acciaio e ferro battuto.

L’acciaio è sicuramente un metallo più adatto per dimore dallo stile moderno, con un arredo minimal e che predilige il bianco abbinato a tinte scure (tra cui il nero o alcune nuance delicate del marrone).

La scelta di adottare persiane o altri sistemi di sicurezza in acciaio inox può non solo contribuire a migliorare il design di un ambiente moderno, ma addirittura rivelarsi vincente per la mancata esigenza di dover investire ulteriore denaro nell’abbellimento del materiale. Ciò significa che chi propende per uno stile di ultima generazione potrà utilizzare installazioni in acciaio inox nudo, in quanto il suo colore argenteo ben si presta a un arredo minimal.

Se si sceglie un sistema di sicurezza in acciaio inox, ovviamente, l’importante è accertarsi che il metallo sia realmente inossidabile. Questa condizione è necessaria per garantire all’oggetto resistenza alle intemperie; in caso contrario, dopo poche settimane di utilizzo potrebbe essere necessaria una sostituzione. Ovviamente, quanto detto non preclude la possibilità di verniciare le strutture in acciaio inox, secondo i propri gusti.

In direzione diametralmente opposta c’è, invece, il ferro battuto. Probabilmente ottenuto in tempi remoti come sottoprodotto della lavorazione del rame, questo materiale è stato largamente utilizzato, nel corso dei decenni, per realizzare splendide opere d’artigianato, che non escludono sistemi di sicurezza altamente decorativi e personalizzabili. Le inferriate in ferro battuto sono più indicate per un ambiente dall’arredo classico o comunque vicine allo stile tradizionale, con una particolare predilezione per il vittoriano; il loro aspetto opaco, la ruvidezza al tatto e le mille opportunità di verniciatura rendono queste strutture molto versatili e personalizzabili, ma sempre adatte a un ambiente non troppo attuale.

L’installazione di inferriate avviene solo dopo la scelta della trama da adottare: mentre per quelle in acciaio inox sono da preferire motivi geometrici regolari e dalle linee morbide, con quelle in ferro battuto è possibile spaziare tra forme, trame e particolari decorativi differenti. Le persiane blindate, al contrario, non offrono questo tipo di personalizzazione.

Verniciatura: un tocco di colore per una maggiore personalizzazione

Come già accennato, che si tratti di acciaio inox, di ferro battuto o di altre soluzioni ugualmente resistenti e capaci di garantire un’elevata protezione, la verniciatura è sempre un’opzione disponibile per personalizzare al massimo i propri sistemi di sicurezza. Tuttavia, è bene sapere che l’operazione di verniciatura deve essere necessariamente eseguita da esperti e professionisti del settore, per garantire un risultato eccellente e durevole nel tempo.

Uno degli step che precede la verniciatura, ad esempio, è l’applicazione dell’antiruggine. Questo dispositivo, che si ossida al posto del metallo o delle resine metalliche – se previste – presenti nella vernice, è necessario per evitare inestetismi come lo sfaldamento della superficie del materiale.
Solo in seguito si può applicare a tutti gli effetti la vernice, del colore prescelto. In questa delicata fase, sta all’esperienza e all’abilità del professionista scegliere le resine più adatte ai sistemi di sicurezza, soprattutto in virtù della loro destinazione d’uso e al grado di esposizione al sole, che favorisce lo scolorimento.

Per ciò che concerne le scelte stilistiche, il consiglio è quello di affidarsi innanzitutto ai propri gusti, e in secondo luogo all’esperienza di chi effettua il lavoro. Solitamente, comunque, per l’acciaio inox vengono selezionate tinte unite, in tema con gli esterni della dimora, mentre il ferro battuto offre maggiori possibilità di personalizzazione, con eventuali rifiniture e dettagli in tema con la forma attribuita al materiale.

È ancora una volta necessario sottolineare la qualità delle materie prime, che deve essere sempre elevatissima: noi di UnoSistemi vi prestiamo la massima attenzione. È proprio per questo motivo che i nostri cancelli, le inferriate e in generale i sistemi di sicurezza, vengono realizzati con materiali ad altissima resistenza e decorati con vernici e resine durevoli a lungo.

Manutenzione porte tagliafuoco unosistemi

La manutenzione delle porte tagliafuoco

Un’operazione indispensabile per assicurare la totale sicurezza degli infissi antincendiocome le porte tagliafuoco

Anche la manutenzione delle porte tagliafuoco deve rispondere ai dettami rigidi e ben precisi delle norme nazionali di sicurezza.

Le porte tagliafuoco rientrano in quella categoria di articoli per la sicurezza indispensabili affinché il locale dove sono installate sia a norma di legge e fanno parte del cosiddetto sistema di protezione passiva di quel determinato ambiente. In particolare, in caso di incendio, esse assicurano la possibilità di svolgere in totale tranquillità le operazioni di rapida evacuazione dalla struttura e riducono la diffusione di fumo e fiamme.

Perché il valore di un infisso di sicurezza resti inalterato nel tempo è necessaria un’adeguata opera di manutenzione che, come la produzione e l’installazione di un qualunque altro dispositivo antincendio, sottostà a precise normative nazionali e internazionali di sicurezza. La norma italiana di riferimento per le operazioni di manutenzione è la UNI 11473-1 che, come cita il testo stesso, “si applica alle porte resistenti al fuoco purché identificate come tali tramite targhetta o tramite documenti esistenti”.

Ogni porta tagliafuoco è contraddistinta infatti da un marchio di conformità del produttore dove sono riportati la classe di resistenza al fuoco, l’anno di produzione, gli estremi del certificato di omologazione e il nome del produttore. Tale marchio, detto anche targhetta, deve essere ben visibile nell’ottica di una corretta operazione di manutenzione.

A tale marchio si aggiunge (come avviene per tutte le porte tagliafuoco di Unosistemi) un certificato che comprovi la corretta posa in opera. Quest’ultima comprende anche il giusto posizionamento dei sigilli per incendi, già singolarmente testati per il fuoco e per il fumo. Il loro corretto utilizzo rende efficace la performance di sicurezza dell’infisso. Tali sigilli si trovano generalmente ai bordi delle porte e sono costituiti da strisce in neoprene weatherproof (letteralmente “resistenti alle intemperie”), strisce di intumescenza che si espandono con il calore e guarnizioni per l’isolamento dal fumo. Anch’essi sottostanno a rigide e precise norme di manutenzione.

Sia nei luoghi di lavoro che nei locali pubblici, ma anche nei condomini, il controllo di tutti i presidi antincendio, tra cui, dunque, anche le porte tagliafuoco, deve essere svolto scrupolosamente e periodicamente, con cadenza almeno semestrale e in più fasi. La prima ispezione prevista dalle norme di sicurezza è quella iniziale che avviene al momento della presa in carico dell’infisso da parte dell’azienda che lo fornisce e lo installa. Con essa si constata il rispetto delle disposizioni indicate dal libretto di installazione e l’integrità dei vari componenti e viene prodotto un verbale che entra a far parte integrante del contratto di manutenzione.

Successivamente la responsabilità passa al proprietario o al personale presente nella struttura (il locale pubblico o il condominio), che adeguatamente istruiti, procedono ad un’operazione di sorveglianza effettuando un semplice controllo visivo per verificare le buone condizioni del dispositivo e la facilità di accesso ad esso.

Si passa dunque ai controlli periodici effettuati secondo il calendario del tecnico manutentore ma rigorosamente non meno di due volte all’anno, come stabilisce il Decreto 10.03.1998. In questo caso il tecnico controlla la presenza del marchio di conformità (targhetta), l’assenza di impedimenti al corretto funzionamento della porta tagliafuoco, lo stato delle guarnizioni, la posizione, il gioco e l’integrità nel complesso nonché, ovviamente, i dispositivi di apertura (misurando anche i tempi di chiusura che sono definiti da precisi standard). Al termine di ogni controllo è compito del manutentore apporre sulla porta un cartellino (il cartellino di manutenzione, appunto) dove sono riportati il nome dell’incaricato con la sua firma e la data della verifica o dell’intervento.

Niente esclude la necessità di interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria, in caso, rispettivamente, di anomalie o di rilevamento di situazioni di non conformità e che possono essere effettuati ogniqualvolta se ne presenti la necessità. Ciascuna di queste operazioni è accompagnata dalla redazione di un verbale che attesta e descrive il tipo di intervento.
È essenziale, quindi, rivolgersi sempre a personale altamente qualificato in caso di manutenzione di presidi come le porte tagliafuoco. Unosistemi ha la professionalità che serve e affianca il cliente anche dopo la prima installazione, seguendolo con specifici contratti di verifiche periodiche.

Perché, ricordiamolo sempre, è solo con la corretta manutenzione che dispositivi antincendio quali le porte tagliafuoco mantengono inalterato nel tempo il loro valore.

Porte Tagliafuoco Unosistemi

Porte Tagliafuoco – Le Norme per la sicurezza

Unosistemi: sicurezza anche a prova di incendi con le porte tagliafuoco

Le porte tagliafuoco Unosistemi sono prodotti di qualità garantita, certificati e omologati secondo le normative nazionali sulla sicurezza.

Unosistemi è azienda leader, su Firenze, nei serramenti e nella sicurezza e le porte tagliafuoco sono uno dei suoi prodotti di punta. Vale la pena, dunque, soffermarsi un po’ per capire di cosa si tratti e quale scopo abbiano.

Le porte di sicurezza servono in genere a preservare alcuni locali (siano essi pubblici o privati, come, ad esempio una scuola o un condominio) da determinati pericoli; quelle tagliafuoco, o antincendio (in inglese fire doors), in particolare, hanno il compito di evitare la propagazione delle fiamme da un locale all’altro. Tali serramenti, secondo i dettami delle norme di sicurezza, sono dunque caratterizzati innanzitutto da un’elevata resistenza al fuoco poiché sono realizzati con strutture in acciaio (o legno, in alcuni casi) a doppia parete munite di un’intercapedine costituita da materiale isolante (sia esso gesso, vermiculite o fibra di vetro).

A battente doppio o singolo, le porte tagliafuoco hanno tutte un sistema di chiusura automatica funzionante con leve facilmente azionabili per consentire una rapida evacuazione dei locali in caso di emergenza. Le dimensioni ovviamente variano a seconda dell’ambiente a cui sono destinate, ma in genere ci sono dei limiti che devono essere rispettati sia in altezza che in larghezza in modo, soprattutto, da permettere al serramento di combaciare esattamente con il telaio garantendo così un perfetto isolamento.

Le porte tagliafuoco di Unosistemi sono tutte omologate secondo le vigenti norme per la sicurezza e garantite sia dal produttore che dall’installatore. Vengono sottoposte a test che ne certificano la conformità agli standard europei sottoponendo i serramenti alle fiamme per determinati periodi di tempo (30, 60, 90 e 120 minuti) in modo da attribuire a ciascuna porta una precisa classe di resistenza al fuoco.

Le porte antincendio sono dette anche REI, acronimo che definisce, appunto, la peculiare classificazione nell’ambito della sicurezza dei locali in presenza di incendi. La lettera R indica la Resistenza, ossia la capacità di mantenere la stabilità; la E sta per Ermeticità, ossia la disposizione a trattenere il fuoco, in sostanza a non lasciar passare fumo o fiamme; la lettera I indica l’Isolamento termico, semplicemente ciò che limita o riduce la trasmissione del calore.

 

La Normativa

La normativa di riferimento per gli infissi di sicurezza antincendio è contenuta nel Decreto Ministeriale 16.02.2007 (Classificazione di resistenza al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi di opere da costruzione) che recepisce le norme europee EN 13501-2 e EN 1634-1. In sostanza la legge stabilisce che le porte tagliafuoco debbano essere omologate e utilizzate in determinate tipologie di edifici, quali ospedali, scuole, cinema o anche condomini. Quando si tratta di ambienti interni in strutture ricettive la normativa richiede dispositivi di chiusura automatica, oltre che per gli ambienti comuni, anche per le singole camere e nei locali di servizio.

In aggiunta ai consolidati parametri di Resistenza, Ermeticità e Isolamento, la normativa EN 13501 prevede, in caso di incendio, anche standard come il livello di radiazione, la resistenza all’impatto e l’autochiusura.

Affinché una porta tagliafuoco sia un prodotto sicuro e di qualità deve dunque essere munita della certificazione rilasciata dal CSI/CERT (l’ente garante indipendente che verifica la conformità del prodotto con i prototipi omologati) che attesta l’omologazione con la norma italiana di sicurezza UNI 9723, specifica per la resistenza al fuoco.

Le porte tagliafuoco Unosistemi non solo rispondono a tutti i requisiti sopraindicati, ma al momento dell’installazione vengono fornite della dichiarazione di corretta posa in opera, attestato che ne garantisce ulteriormente la qualità e il valore di infisso di sicurezza. Davvero il caso di dire: a prova di fuoco.

Teleassistenza H24 – i nostri tecnici al tuo servizio

La sicurezza prima di tutto nel servizio di assistenza da remoto di Unosistemi

Ormai ci siamo adeguati e, forse, anche un po’ adagiati: viviamo in un’epoca tecnologica e iperconnessa, in cui le distanze si azzerano e i tempi si abbreviano e dove l’assistenza personalizzata, soprattutto quando si tratta della nostra sicurezza, è essenziale. Unosistemi lo sa benissimo, per questo garantisce ai suoi clienti, oltre alla qualità degli apparecchi di allarme che fornisce, un servizio di teleassistenza che è attivo 24 ore su 24, 365 giorni l’anno.
Le nostre case, i nostri uffici, i nostri negozi e piccole o grandi attività sono, dopo la famiglia, tra le cose più preziose che abbiamo e la scelta di proteggerli con sistemi di allarme antintrusione è una decisione saggia e oculata. Il valore di tali sistemi, però, dipende soprattutto dalla loro efficienza: sapere che sono perfettamente funzionanti anche quando noi non siamo fisicamente presenti ci rassicura molto. Si sa, però, che niente è prevedibile e possono verificarsi cambiamenti più o meno improvvisi che incidono sull’operatività di tali impianti. Ecco che entra in gioco la professionalità di aziende come Unosistemi, che affiancano al prodotto un servizio di assistenza impeccabile grazie al continuo monitoraggio da remoto su di esso.
I tecnici dell’azienda fiorentina, che dal 1991 opera con successo nel settore degli impianti di sicurezza e dei serramenti, riescono a controllare in qualsiasi momento tramite la rete e soprattutto a interagire in tempo reale con i sistemi di allarme installati verificando, programmando o modificando le loro funzionalità. E l’assistenza continua è esattamente ciò che rende un impianto di allarme efficace al cento per cento.

La comunicazione dei dati dalla centralina alla sede operativa, nel servizio di teleassistenza da remoto di Unosistemi, avviene in assoluta sicurezza tramite un modem digitale che riceve e trasmette le informazioni attraverso le linee PSTN, GSM o LAN/ADSL:

  • la prima è in genere la normale linea telefonica
  • la GSM (global system mobile) è quella propria del sistema di telefonia cellulare
  • l’ultima è la rete di trasmissione dati via cavo

Insomma tutte linee presenti in qualunque struttura si voglia munire di impianto di allarme.

Intendiamoci, la teleassistenza non sostituisce l’intervento diretto del tecnico, ma permette sicuramente di ottimizzare la qualità dell’operazione. In pratica, la sede operativa si collega con la centralina di allarme, sia a seguito di segnalazioni da parte del cliente che per consuete e periodiche verifiche del sistema (quali, ad esempio, il banale controllo della batteria, della memoria eventi o delle eventuali impostazioni di orari) e riesce a programmare tempestivamente qualsiasi intervento se non, a volte, addirittura a risolverlo tramite la telegestione.
Nel servizio garantito da Unosistemi vengono gestiti da remoto tutti gli aspetti riguardanti il funzionamento dell’impianto: dalle segnalazioni di anomalie alla trasmissione di comandi per le variazioni di programmazione, fino ai test ciclici. Non si tratta, è bene dirlo, di un servizio come quelli degli istituti di vigilanza o delle forze dell’ordine, ma di una soluzione tecnologica che indubbiamente aumenta e ottimizza le prestazioni del sistema installato testimoniando ulteriormente la qualità del lavoro svolto dalla ditta.
L’assistenza, o per meglio dire la teleassistenza fornita da Unosistemi rappresenta indubbiamente una garanzia di tranquillità per il cliente che sa di poter fare affidamento, in ogni momento, sulla professionalità di tecnici che hanno a cuore la sua sicurezza.

Unosistemi manutenzione Porte e Infissi

Consigli per la manutenzione dei tuoi infissi e delle porte

Come manutenere porte e infissi per preservarne l’efficienza

Porte e infissi di qualità meritano di avere una manutenzione periodica per preservare l’efficienza del loro funzionamento e delle loro caratteristiche. Ogni infisso, infatti, dev’essere seguito e controllato affinché possa durare nel tempo ma è fondamentale che in base alle sue caratteristiche vengano garantite cure particolari nel pieno rispetto dei materiali utilizzati per la realizzazione.
Di modelli, infatti, ce ne sono tantissimi, ognuno dei quali merita attenzioni uniche, soprattutto se gli infissi sono esposti verso l’esterno. Noi di Unosistemi ti consigliamo di effettuare una manutenzione completa degli infissi almeno ogni anno ma in alcuni casi particolari è necessario effettuarla ogni 6 mesi, in particolare se l’infisso è esposto al sole per un tempo molto prolungato.
Sarebbe sbagliato pensare che solo gli infissi in legno abbiano bisogno di manutenzione costante, giacché anche i modelli in metallo o in polimeri plastici sono soggetti al deterioramento e, pertanto, devono essere manutenuti con cura.

La manutenzione degli infissi: la pulizia di porte e infissi

Non è formalmente corretto parlare in generale di infissi, perché ogni tipologia ha caratteristiche uniche che richiedono attenzioni particolari. Ai nostri clienti consigliamo sempre di manutenere gli infissi delle loro case per evitare di dover richiedere un intervento d’urgenza per la riparazione degli stessi, con tutti i disagi che questo comporta.

Legno, PVC e metalli sono materiali completamente differenti tra loro ma tutti soffrono l’esposizione agli agenti inquinanti. Nelle nostre città uno dei peggiori nemici per la tenuta di porte e infissi è lo smog: ti sarai sicuramente reso conto anche tu che le sue componenti risultano essere particolarmente aggressive e, anche se in tempi e modalità differenti, causano il deterioramento precoce dei materiali dei tuoi infissi. La stessa azione viene compiuta dalla polvere e, spesso, dalla pioggia: le sostanze ivi presenti, che spesso sono il frutto dell’inquinamento atmosferico, causano reazioni chimiche con le finiture degli infissi, se queste non vengono adeguatamente trattate periodicamente.
Qual è il rischio? Che se non presti l’adeguata cura nella pulizia, eliminando frequentemente le sostanze che vi si depositano, il deterioramento non si ferma alle sole finiture ma arriva fino al telaio, rovinando in maniera irreversibile gli infissi.
Esegui regolarmente la pulizia di porte e infissi in legno con prodotti neutri e non aggressivi, quindi evita solventi, alcool e ammoniaca; per gli infissi in pvc e in metallo, invece, puoi usare prodotti a base di alcool ma senza esagerare, anche se sarebbe meglio impiegare sgrassatori non troppo forti e acqua calda.
Quando pulisci porte e finestre ti consigliamo di procedere alla manutenzione ordinaria anche delle eventuali serrature, anch’esse soggette al deterioramento degli agenti esterni. In caso di dubbi sulle procedure migliori per pulire con cura porte e infissi, ti puoi rivolgere ai nostri esperti Unosistemi, che coi servizi di assistenza sono costantemente al fianco dei clienti per guidarli.

La riparazione di porte e infissi

Ci sono casi in cui la manutenzione non è sufficiente per preservare gli infissi, perché magari è stata tardiva e non efficace. Questo comporta la necessità di ricorrere alle cure da parte degli esperti, che grazie alla loro esperienza e capacità sono capaci di ripristinare il normale status di porte e infissi.

Unosistemi ti propone interventi di riparazione su infissi e porte di ogni tipo. Tra quelli più richiesti c’è la sostituzione dei vetri con i modelli termici camera, perfetti nell’ambito dei lavori in ragione dell’efficienza energetica. Unosistemi è spesso impegnata anche nei servizi di assistenza alle porte blindate e nella sostituzione delle serrature.