Cancelli automatici: installazione, certificazione e manutenzione

Breve viaggio alla scoperta delle varie tipologie di cancelli automatici e regole per la manutenzione.

L’utilizzo di cancelli automatici e porte automatizzate è ormai diventata un’abitudine e il loro uso consente di avere la comodità di non dover scendere dalla propria vettura per l’apertura o la chiusura dello stesso.
Ma quale può essere il miglior tipo di automazione? Come deve essere fatta l’installazione? La manutenzione del cancello ha degli obblighi particolari?
A queste domande principali proveremo a rispondere in questo articolo.

Quadro normativo cancelli automatici

Per prima cosa una breve descrizione dell’ambito normativo in cui rientra la categoria dell’automazione di porte e cancelli. A novembre 2000 sono state pubblicate le norme europee EN 12453 ed EN 12445 che sono la base portante della Direttiva Macchine; questa, fondamentalmente, stabilisce che quando un’apertura (possa essere una porta o un cancello) viene automatizzata, essa assume lo status di macchina e di conseguenza deve essere trattata come tale, con tutte le conseguenze per costruttori e installatori. Per i primi inoltre da maggio 2005 è vietato mettere sul mercato qualsiasi tipo di apertura come porte e cancelli siano essi ad uso industriale o commerciale oppure semplici aperture private come quelle dei garage che sono mancanti di regolare marcatura CE.
In tale obbligo però non rientrano le automazioni che sono state fatte antecedentemente in quanto la Direttiva Macchine non è retroattiva; se però vengono effettuate trasformazioni importanti dell’impianto allora vi è l’obbligo da parte dell’installatore di conformare nuovamente l’intero impianto.
L’installazione di un impianto automatico inoltre non richiede alcun tipo di autorizzazione tranne nel caso in cui si vada ad usufruire dello spazio pubblico o si modifichi in modo sostanziale il prospetto dell’edificio; l’unico aspetto da non sottovalutare è l’installazione di un adeguato segnalatore visivo (e possibilmente anche sonoro per i diversamente abili) che avverta dell’apertura del cancello e del possibile passaggio di veicoli.

Le operazioni preliminari

L’installazione

L’installazione varia a seconda della tipologia di utilizzo e della possibilità di chiusura che si vuole installare. Per quanto riguarda la prima tendenzialmente si suddividono in tre classi principali che dipendono dall’utilizzo dei cancelli: Residenziale, quando l’utilizzo dell’apertura è attuato per poche volte al giorno, Condominiale, quando queste aperture devono essere moltiplicate per il numero dei posti auto o degli appartamenti, ed infine Industriale quando la movimentazione delle strutture avviene per centinaia di volte al giorno. A seconda dell’uso esistono infatti in commercio diverse tipologie di chiusure: queste possono essere di tipo scorrevole o a battente (nel caso di cancelli esterni) con una o due ante, sezionali, avvolgibili, o basculanti nel caso di aperture ristrette o di garage.
L’installazione deve essere effettuata da ditte specializzate ed autorizzate; queste hanno l’obbligo di fornire personale che abbia le specifiche competenze di montaggio e di adeguamento degli impianti.

La certificazione

La certificazione di un impianto è un atto unico che però avviene in due momenti distinti e separati. Il primo passo è quello della costruzione delle varie componentistiche che devono essere a norma UE e che quindi devono montare componenti già certificati. Questa prima certificazione del produttore deve essere inoltre avallata e quindi inglobata nella certificazione di impianto che viene rilasciata all’atto dell’installazione dello stesso. Questo avviene seguendo la Direttiva Macchine che decreta chiaramente quanto sia importante la figura dell’installatore; questo infatti quando motorizza un’apertura mediante una semplice porta o un qualsiasi tipo di serranda o cancello, ha nei confronti dell’utente finale gli stessi obblighi del costruttore, diventando in sostanza come se fosse il vero e proprio costruttore della macchina e non il semplice esecutore del lavoro. Questo principio vale non solo per coloro che installano delle nuove chiusure ma anche per chi ha intenzione di motorizzare una chiusura che già è preesistente.

Utilizzo di cancelli ed aperture

Tipologie

Le tipologie di aperture sono state elencate precedentemente, ma ognuna di esse può avere delle particolarità. Quelle a battente, ad esempio, possono avere il motore all’interno del braccio telescopico a pistoni oppure interrato sotto i battenti del cancello.
L’apertura, nel caso in cui l’angolo della stessa fosse insufficiente per un agevole utilizzo, può essere di tipo scorrevole con il motore che aziona una cremagliera posta sulla sommità del cancello stesso. In questo caso però è consigliabile dedicare una linea di alimentazione staccandola completamente da quella dell’edificio anche per una questione di sicurezza attiva.

La manutenzione

La manutenzione dei cancelli automatici è uno dei fattori più importanti; essa deve essere attuata secondo quanto previsto all’interno del programma di mantenimento ed è totalmente a responsabilità del proprietario. Esso infatti nel caso in cui dovessero esserci dei danneggiamenti a terzi o incidenti causati dalla cattiva o assente manutenzione diventa responsabile in solido e deve provvedere al risarcimento degli eventuali danni occorsi.
Gli interventi sono elencati nell’apposito libretto che l’installatore consegna al proprietario a fine lavori insieme alla Dichiarazione di Conformità che è la dichiarazione da parte dell’installatore che l’intero sistema (o le parti sostanziali che sono state cambiate) ha tutti i requisiti necessari per l’utilizzo e quindi è a norma di legge.
In questo libretto sono elencate le varie operazioni da effettuare nel caso in cui ci dovesse essere una rottura oppure avvenga una mancanza di alimentazione, cosa si deve fare nella cosiddetta manutenzione ordinaria, oltre alla cadenza dei sopra citati interventi manutentivi atti a mantenere l’intero sistema sicuro e agevole nel tempo.

L’automazione e i sistemi di sicurezza

L’automazione di una qualsiasi apertura è significativa anche per i sistemi di domotica e per quelli di anti intrusione sia diretta che mediante video sorveglianza.
Ogni accesso non autorizzato o qualsiasi tentativo di effrazione viene infatti segnalato alla centralina di allarme che, nelle versioni più evolute, può valutare le operazioni migliori da fare e le chiamate da effettuare.

Viste le implicazioni relative alle responsabilità sia dei lavori che del successivo utilizzo, si raccomanda di utilizzare del personale specializzato; quello di Unosistemi è a tua completa disposizione per aiutarti in tutte le pratiche e informazioni del caso e per consigliarti sulla migliore soluzione da adottare.

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